Cosa nascondono i giochi da tavolo

Gioco dell'oca "Gira, gira la lumaca"

Giochi da tavolo: storia e simbologia

I giochi da tavolo sono antichissimi e hanno molto da raccontare. Il Gioco dell’Oca è uno di questi. Per comprendere cosa nascondono i giochi da tavolo i pedagogisti si sono messi a studiare l’idea e l’origine del gioco, la sua presenza, a livello geografico, la sua evoluzione nel tempo. I risultati di queste indagini possono sorprendere.
Il Gioco dell’Oca è tra i giochi da tavolo che si trovano, oggi, nelle versioni più disparate. Si acquista in soluzioni di cartone, ma anche di legno ed è consigliato per bambini, ma a partire dai quattro anni, compresi giovanissimi in età scolare, adolescenti, adulti. Può essere denominato “gioco dell’oca”, nella sua versione classica, Gira gira la Lumaca oppure “Scale e serpenti” o “Scivoli e scale”, come ci insegna la tradizione di lingua inglese.

Le varianti sono infinite, ma il cuore del gioco sta in un percorso a tappe, che i partecipanti  attraversano sorteggiando il numero di caselle grazie ai dadi.

Alcuni storici hanno affiancato il gioco dell’Oca al “Serpente arrotolato”, praticato in Egitto, sin dal 3000 avanti Cristo e dal significato religioso. Esempi simili si trovano in Nuovo Messico – il Serpente Kolowis -, in Cina – il gioco dei Mandarini – o in Tibet – il gioco della Rinascita. Una delle prime testimonianze accreditate, però, del gioco che conosciamo noi, è del 1580. Pare che Francesco I, duca di Toscana, inviò a Filippo II, re di Spagna, il Dilettevole gioco dell’oca.

Gli elementi classici del gioco sono 63 caselle, le oche e alcune tappe note del percorso come il ponte, il pozzo, il labirinto, l’osteria, la prigione, la morte.

La versione originaria di questo “modello” tra i giochi da tavolo nasconde più di un simbolo. La forma a spirale evocherebbe il senso di una evoluzione aperta verso il futuro. Il fatto che si giochi tentando la sorte; che ciascun partecipante abbia un “contrassegno” che lo rappresenta nel percorso e che si parta dallo stesso punto fanno del gioco un simbolo del vivere.

Tutti i giocatori si sottomettono al caso.

Il dado segna le loro tappe ma ci sono caselle che fanno progredire, altre che impongono una sosta, altre che fanno tornare indietro. La stessa numerazione nel gioco avrebbe significati religiosi. Non sembra un caso neppure la scelta dell’oca: animale che in Egitto è messaggero tra cielo e terra, in Grecia rappresenta la fatalità, per i cattolici è attributo simbolico di alcuni santi.
Uno dei più conosciuti giochi da tavolo nasconde un senso latente e fortissimo e, forse, proprio per questo è così diffuso.

Il gioco dell’oca è un simbolo della vita, soggetta al potere delle nostre forze, ma anche a quelle del mondo esterno.

Per noi,  si tratta di un’altra conferma del fatto che il ruolo del gioco, a tutte le età, non deve essere sottovalutato.

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