Il pomo della discordia

Per festeggiare il matrimonio fra Peleo e Teti, un valoroso mortale e la più bella delle Oceanine, Zeus preparò un banchetto solenne. Furono invitati tutti gli dei e le dee, tranne una: Eris, la dea della discordia. Fu esclusa perché portava sempre grane, ma escluderla fu persino peggio perché ovviamente la dea si infuriò. Si presentò lo stesso al banchetto e, giusto per portare un bel po’ di scompiglio, lanciò sul tavolo una meravigliosa mela d’oro. Sulla mela c’era inciso “Alla più bella”. Fu il panico! Le dee cominciarono a litigare fra loro, ma quelle minori furono subito zittite dalle polemiche di Era, la regina degli dei, di Atena, la dea della guerra e di Afrodite, la dea della bellezza. Pretendevano che Zeus decidesse – e pure in tutta fretta – a chi assegnare quel premio. Il banchetto era ormai rovinato, figuriamoci, ma Zeus era preoccupato per sé, adesso: come decidere fra quelle tre? Atena e Afrodite erano figlie sue, Era la moglie. E soprattutto sapeva benissimo, il caro padre degli dei, che tutte e tre avevano un caratterino da non sottovalutare. Per togliersi ogni responsabilità, decise di coinvolgere un giovane principe mortale, un tale Paride. Si diceva che fosse bellissimo e nobile, infatti era figlio di Priamo, il re di Troia. Cioè, lui non sapeva fino a quel momento di essere un principe: viveva da pastore fra i boschi del monte Ida perché era stato lì abbandonato da piccolo. Purtroppo, una funesta profezia aveva annunciato che questo bambino avrebbe portato solo guai alla città di Troia, e la madre lo aveva affidato ad alcuni pastori. Quando le dee gli si pararono davanti, Paride per poco non ebbe un colpo: come scegliere la più bella se erano tutte e tre bellissime? Allora Era gli promise poteri straordinari se avesse scelto lei, Atena gli offrì l’invincibilità in guerra e Afrodite gli disse che gli avrebbe dato l’amore della donna più bella del mondo. E che poteva scegliere, il ragazzo? L’amore, ovviamente! Quindi assegnò il Pomo d’oro ad Afrodite, andò a Sparta a prendersi il premio cioè Elena – moglie di Menelao – e se la portò dritto dritto a Troia, perché nel frattempo gli avevano pure detto di non essere un pastore ma un principe.
E vissero felici e contenti?
Ehm… non proprio, ma ve lo raccontiamo la prossima volta!

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